Un piccolo Museo e un grande Museo si confrontano Attività by Redazione - 09/05/201912/02/2020 Conferenza Stampa di Danila Dal Pos -Presidente Amici dei Musei di Castelfranco Veneto- 9 maggio 2019 Gli Amici dei Musei di Castelfranco Veneto e della Castellana organizzano -Venerdì 10 maggio 2019 alle ore 15.00, nel Teatro Accademico di Castelfranco Veneto- l’evento “DAVIDE E GOLIA”, ovvero un confronto tra il neo direttore del Museo Casa Giorgione e il direttore -in carica fino alla fine del 2019- della Galleria degli Uffizi. Da una parte Matteo Melchiorre al suo primo incarico di direttore di un museo, di un piccolo museo, una Casa Museo, dall’altra Eike Schmidt, il direttore del più importante museo d’Italia, il complesso museale degli Uffizi, che conta 4.000.000 di visitatori all’anno, il direttore che una classifica internazionale ha collocato tra i 10 direttori più importanti al mondo. Matteo Melchiorre guida un Museo Civico nel quale l’autonomia è estremamente contenuta, Eike Schmidt guida un Museo Statale, un museo che con la Riforma Franceschini gode di totale autonomia nella programmazione scientifica, nel bilancio, oltre che nella gestione e nell’organizzazione interna. Questo che cosa significa? Vuol dire che il direttore del Museo Casa Giorgione dipende unicamente da stanziamenti che gli vengono concessi dall’Amministrazione, mentre per il direttore della Galleria degli Uffizi è possibile fare investimenti preventivi, pianificati con una logica manageriale duratura e chiara. Oltre a disporre delle risorse in maniera autonoma, la riforma Franceschini incentiva la produzione di utili che derivano da operazioni di marketing, eventi speciali e vendita di oggetti legati al brand. La Galleria degli Uffizi anche in questo si è distinta, diventando il primo museo italiano per livello di utili. E in questo senso ha promosso collaborazioni con soggetti privati, associazioni senza fine di lucro e fondazioni bancarie per offrire mostre ed eventi -agli specialisti e al grande pubblico- sempre accattivanti. Ma perchè gli Amici dei Musei di Castelfranco e della Castellana hanno voluto questo evento che mette a confronto due realtà museali che sembrerebbero avere poco in comune? Perchè tra i molti interventi messi in atto da Schmidt -mentre alcuni sono strettamente legati alla realtà museale fiorentina, come il suo massimo impegno, quello di accorciare il tempo delle code di attesa o quello di affrontare il tema dei bagarini e altri sono possibili grazie all’autonomia di cui godono gli Uffizi, come quello fondamentale affrontato da Schmidt dello snellimento delle procedure burocratiche- altre innovazioni introdotte dallo stesso, possono invece offrire uno stimolante motivo di riflessione per il neo direttore del nostro museo cittadino. L’attenzione rivolta al TARGET del museo. In una società dove tutto viene valutato in base al numero dei visitatori, il direttore degli Uffizi impronta l’intera sua azione verso un turismo preciso, quello meno frettoloso, controcorrente e di qualità, introducendo un nuovo sistema, mai sperimentato in altri musei, che premia la fedeltà e non il turismo mordi e fuggi: in questo senso chi ritorna al museo più volte riceve uno sconto sostanziale, mentre chi viene una solo volta, magari per scattarsi il selfie davanti a Botticelli, paga in proporzione di più.L’importanza assegnata alla RICERCA che diviene centro dell’attività. Alla base degli eventi e delle mostre organizzate, Eike Schmidt pone sempre una solida ricerca scientica, perchè il ruolo primo del museo è quello di far crescere una comunità attraverso contenuti scientificamente validi, non promuovendo eventi che magari hanno una maggiore forza mediatica, ma finiscono per confondere le idee ad un pubblico meno preparato.Il ruolo di primo piano assegnato all’EDUCAZIONE. È infatti fondamentale rendere i futuri adulti consapevoli del ruolo primario che il nostro patrimonio ha nel creare una coscienza nazionale. In un Paese dove si ridimensiona l’insegnamento della Storia dell’Arte nella scuola superiore, il direttore degli Uffizi ritiene invece grave che non la si cominci fin dall’età prescolastica o nella scuola primaria, ed ecco allora che progetta una serie di iniziative per i bambini in età prescolare al Giardino di Boboli, laboratori per le classi delle elementari di Lunedì -nel giorno di chiusura del museo- per consentire ai più piccoli un’indimenticabile esperienza, perchè intima e diretta, senza la folla dei turisti. La medesima attenzione la dedica ai ragazzi delle superiori, coinvolti -tramite l’esperienza Alternanza Scuola-Lavoro nel progetto “Ambasciatori dell’Arte”, tramite il quale gli studenti di Firenze e provincia diventano guide turistiche nei musei della città, dopo un percorso di formazione che vede gli specialisti della didattica del museo, lavorare accanto ai docenti di Storia dell’Arte dei singoli istituti, nella preparazione dei ragazzi.Il direttore degli Uffizi, secondo gli obiettivi della riforma, ha anche puntato sulla VALORIZZAZIONE DELL’ARTE CONTEMPORANEA all’interno del museo: la danza, il teatro e la musica riescono a stabilire un dialogo emozionale tra l’opera d’arte visiva e l’opera d’arte dal vivo, così che il museo cessa di essere un contenitore, per divenire un luogo vivo. E Castelfranco che ha straordinarie eccellenze sia nel teatro che nella musica e nella danza, potrebbe dare vita a delle performance da portare in giro per il mondo a promuovere Giorgione e la sua Casa.Eike Schmidt è riuscito a dare agli Uffizi una forte caratterizzazione che li ha trasformati in una VETRINA INTERNAZIONALE per l’Italia, come mai era successo prima, ma è stato anche capace di renderli APERTI alla CITTÀ attraverso anche eventi “pop” che hanno riportato molti fiorentini al Museo. Ci sono poi 2 altre profonde motivazioni che secondo gli Amici dei Musei di Castelfranco legano il Direttore del Museo Casa Giorgione al Direttore degli Uffizi, ma di queste tratteremo durante l’intervento. Correlati