Page 29 - Sala-da-Ballo_Villa-Revedin-Bolasco
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La cura posta dal frescante nella resa delle figure muliebri e il ricordo che
       suscitano  di  donna  Barbaro a  Maser,  anche  se espressioni  di mondi ben

       diversi, portano a pensare che la dama al centro con i fiori in mano possa
       essere  la  contessa  Teresa  Comello  sposata  nel  1850  a  Francesco
       Revedin, mentre  la più giovane accanto  potrebbe essere  la nipote Fanny,
       futura erede dei Revedin.



       Non è poi da escludere che il personaggio maschile  ammantato di grigio
       sia  lo  stesso  conte  Revedin  ritratto  nell’aspetto  giovanile  del  tempo  di
       Vienna.
       La  presenza  inoltre  dei  padroni  di  casa  bene  si  accorderebbe  con  il

       programma iconografico della sala e con la personalità del committente.


       Ma  al  di  là  di  ogni  identificazione,  le  signore  della  festa  sono  le  due
       nobildonne che si staccano dallo sfondo dei pesanti tendaggi di damasco

       giallo oro in tutta la loro sfolgorante bellezza.
       Dai fini lineamenti dei volti incorniciati dai lunghi riccioli toccati con rapide
       pennellate,  alle  tornite  forme  dei  corpi  esaltate  dalle  cascate  degli
       spumeggianti  merletti  e  dal  piegare  delle  lucenti  sete  gialle  e  azzurre
       accostate  al  velluto  rosso  rubino,  ed  ancora  impreziosite  dai  gioielli.

       Indubbiamente, il palco d’onore con i suoi ospiti costituisce il punto più alto
       dell’aspetto  mondano  della  festa  che  qui  si  conclude  in  un’atmosfera  di
       attesa dell’apertura delle danze.
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