Page 31 - Sala-da-Ballo_Villa-Revedin-Bolasco
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Ma  oltre  gli  ogivali  finestroni  rallegrati  da  mazzi  di  fiori  pendenti,  una
       illusoria balaustra, di insegnamento tiepolesco, apre il soffitto su altri mondi,
       quelli celesti, regni di musicali armonie.
       Su uno sfondo che va dai rosa agli azzurri tenui, al luminoso giallo sfumato
       sui  lilla,  fanno  la  loro  apparizione  le  mitiche  protagoniste  della  festa  dei

       cieli,  articolate  negli  aerei  spazi  in  una  successione  di  crescente
       leggerezza.


       Ad iniziare dalle tre figure muliebri colte in volo con arditi scorci sottolineati

       da  rigonfi  drappi  dominati  dai  toni  dell’arancio,  tese  verso  il  concerto
       strumentale e vocale, il fulcro della allegoria, sottolineato dalle viole delle
       due  suonatrici  ai  lati,  per  passare  al  gruppo  delle  danzatrice  che  si  libra
       verso l’alto tra intrecci di corpi e di svolazzanti vesti su i colori chiari dei
       celesti e dei rosa fino a congiungersi alla enigmatica figura avvolta in un

       turbine di veli sul violetto, posta a suggello della celestiale visione.
       Esaltazione  questa  della  musica  e  della  danza  che  si  riflette  nella
       sottostante  festa  mondana  in  una  comunione  tra  realtà  e  mito  resa
       possibile dall’illusionistica pittura di Giacomo Casa.



       Luciana Crosato Larcher
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